blog
Filtri
Semplici ricette per cocktail che stupiranno gli amici e rimarranno a lungo nella memoria! Vodka-PC IngredientiUna tastiera computerun bicchiere di vodkaDescrizione e preparazioneBevanda raffinata e molto in voga nella famosa Silicon Valley, il Vodka -PC è un cocktail alla portata di chiunque possegga una tastiera da computer. Basterà infatti rovesciarla su un piano cucina e permettere così la fuoriuscita di tutto quanto vi sia caduto in anni di lavoro e scrittura: capelli, scaglie di forfora, briciole di pane, detriti nasali e altro. Raccogliete il tutto e mettetelo in un bicchiere che andrete poi a riempire con vodka bianca, onde consentire la divertente osservazione dei detriti. Sapore secco, gusto variabile. Zoo fizz IngredientiPelo di leoneUna scorza di mela mangiucchiata da una scimmiaUn limone usatouna testa di sardinaCoca-ColaBenzina per accendinoDescrizione e preparazioneLo Zoo Fizz, ora il liquore più di moda in USA, nasce originariamente come bevanda povera, tra i guardiani dello zoo di Los Angeles, che a fine turno usavano shakerare quanto rimasto sul tappetino del loro furgone insieme a Coca Cola e a qualche goccia di benzina dello Zippo. Nonostante la rarità degli ingredienti, si tratta di un cocktail che, se ben preparato (non eccedete con il pelo di leone e togliete l’occhio alla testa di sardina) solletica il palato e rallegra il cuore. Gin Morning IngredientiTre foglie di mentaDue caramelle PoloUn tubetto di dentifricioGinDescrizione e preparazioneAlito pesante? Bocca impastata? Niente paura, ecco finalmente svelata la ricetta del cocktail che gli svedesi usano quasi ogni mattina prima di un appuntamento di lavoro. La base sarà chiaramente di dentifricio (da un quarto a mezzzo tubetto), mentre caramelle e foglioline di menta andranno a guarnire, prima di aggiungere un quarto di gin. L’aspetto sarà quello del frappé, il sapore un po’ colloso e medicinale, ma gli effetti assolutamente straordinari. Bologna Sunrise IngredientiBrodo di tortelliniCotenna di zamponeTequilaDescrizione e preparazioneCocktail insuperabile, vero e proprio toccasana nelle fredde e nebbiose serate invernali, ma gradevole anche nelle notti di primavera come tisana rilassante. E, aspetto da non trascurare, facile e veloce da preparare. Versate nel classico tumbler tre quarti di brodo caldo avanzato dai tortellini e un quarto di tequila e mescolate per un minuto. Se volete incantare i vostri ospiti guarnite il drink appoggiando a cavallo del bicchiere un listello di cotenna di zampone. Il successo è assicurato. Rum Fish IngredientiAcqua dei pesci rossiRummangimeDescrizione e preparazioneIdeale per gli amanti del pesce, il Rum Fish nasce in Spagna come aperitivo per diventare poi la bevanda tipica di Valencia e il cocktail preferito alle feste dei Reali di Spagna. In una boule da punch versate l’intero contenuto della vostra classica boccia di pesci rossi e aggiungete rum in quantità a piacere. Nel fare i bicchieri attenti a non pescare anche i pesciolini e, se vi pare che il gusto del pesce sia nascosto dal sapore forte del rum, aggiungete un pizzico di mangime che darà un tocco di colorata allegria.
6
6597
0
Desideri inconfessati, fosche passioni, torbidi segreti: tutto quello che non sapete sugli animali e che tra poco non vorreste aver mai saputo.Il perfido rinoceronte Questo mastodontico e simpatico mammifero considera inutile una giornata in cui non abbia sterminato intere famiglie di formiche. E’ questo il senso delle incomprensibili corse che ogni tanto gli vediamo fare nella savana: il cinico piacere di spappolare quegli indifesi animaletti. L’elefante cecchinoLa noia è uno dei pericoli maggiori per chi fa vita sedentaria. L’elefante africano la combatte con un vizio abbastanza nauseante: forma all’interno della proboscide grosse “caccole” delle dimensioni di una palla da tennis e le scaglia con implacabile precisione contro amici e conoscenti. Il canguro rapitoreVolete notizie di molte specie estinte o in via di estinzione? Chiedete all’allegro canguro. Se lo troverete in vena di vanterie vi racconterà di quanti panda, uccelli rari e altro ha rapito nascondendoli nella pancia e sistemandoli in luoghi che, smemorato cronico, ha subito dimenticato. Il camaleonte minidotatoNon è un mistero che il membro di questo rettile siano uno dei più piccoli, anche proporzionalmente, esistenti in natura. Per questo lo si vede spesso ruotare gli occhi temendo che qualcuno lo fissi proprio lì e poi cambiare colore nel vano tentativo di scomparire. Il coccodrillo fetidoChi si è avvicinato troppo non è più tra noi e non può quindi riferirvi che la vera arma del coccodrillo è l’alito pestilenziale, un misto di alga marcia, battuto di mosche e interiora di rana. Un problema anche nel corteggiamento, per questo vedete spesso i maschi fermi a bocca aperta nell’inutile tentativo di cambiare aria alla putrida cavità. Onan l’ippopotamoVi siete mai chiesti cosa permette all’ippopotamo di restare per ora immobile nell’acqua senza mai annoiarsi? E’ ora di dire la verità. Questo grazioso pachiderma ha l’abitudine di toccarsi per ore, complice l’acqua torbida in cui ama sostare. La manta infidaQuesti splendidi pesci che ammiriamo fluttuanti in tanti documentari sono in realtà una delle specie più crudeli tra quelle che popolano le profondità marine. E’ solo grazie all’aspetto incantevole che nessuno osa accusarle, anche se vi sono prove, che sono solite vendere droga ai cavallucci marini e lassativi alle balene. Il pinguinoCasinista, aggressivo e maleducato, il pinguino ama muoversi in branchi chiassosi e così entrare alle feste e nei cinema senza pagare, aiutato dalla impossibilità degli umani di distinguere un esemplare dall’altro.
3
6459
0
1) Rifiutato a oltranza da Beatrice, Dante provò a ingelosirla corteggiando l’anziana madre Novella, suscitando però solo le risate di entrambe. 2) Penelope, moglie di Ulisse, fu a lungo la fidanzata di Polifemo che la abbandonò per sorvegliare meglio il proprio gregge di pecore.3) La moglie di Galileo Galilei giacque spesso con Cartesio convinto dalla logica dei suoi ragionamenti.4) L’Uomo Ragno e Mary Poppins sono stati a un passo dal matrimonio ma non hanno trovato l’accordo sull’altezza della cerimonia.5) Leonardo Da Vinci lasciò la Gioconda per la orribile dentatura.6) Cat Woman e Garfield hanno avuto una breve, rovente passione e sono ora ottimi amici. 7) Grazie alla loro abilità nel cucinare, Platone e Cicerone sono stati la coppia più richiesta ai party dell’Era Antica.8) La moglie di Guglielmo Tell confermò la passione per gli arcieri lasciandolo per Robin Hood.9) Le Sette Spose lasciarono i Sette Fratelli per i Sette Nani ignorando che Cucciolo e Pisolo sono gay. 10) La moglie di Buffalo Bill lo lasciò per correre dal Generale Custer ma fu abbattuta da una fucilata.
9
6980
0
Svaghi utili e istruttivi per ingannare il tempo quando il prof non arriva e si comincia a sperare in un lieve incidente o in una malattia di non breve durata. Il capodanno venezuelano (PER STIMOLARE L’AMORE PER LA MUSICA E IL BEL CANTO)Ad imitazione del famoso capodanno di Caracas, si lanciano dalla finestra cattedra e banchi accompagnando il tutto con canti a squarciagola, scoppi di petardi e scatenate danze sudamericane. Il motociclista slalomista (PER FAVORIRE L’INTERAZIONE TRA GLI STUDENTI)Un alunno a scelta porta in classe una moto di grande cilindrata ed effettua un pazzo slalom tra i banchi tra gli urrah dei compagni che lo riempiono di schiaffi sulla nuca. Il grattasoffitto(PER INTRODURRE ALLO STUDIO DELL’ARCHITETTURA)Tutti i banchi vengono impilati sulla cattedra fino a formare una catasta inestricabile di alto valore architettonico che ha come obiettivo di lambire il soffitto. A voi la parola (PER UNIRE LA PSICOLINGUISTICA ALLA BIOLOGIA)Un alunno a scelta porta in classe una mucca, un mulo, un cane e un cammello ai quali tutta la classe rivolge domande di cultura generale per capire chi è il più perspicace e chi è davvero in grado di dialogare con l’uomo. La moda sale in cattedra (PER SPERIMENTARE LINGUAGGI ALTERNATIVI)Si toglie la porta della classe dai cardini e la si adagia come ponte tra i banchi e la cattedra: il percorso diventa una passerella su cui sfilare tutti insieme con il solo scopo di far crollare tutto.
14
5852
10
Esistono su tutti almeno tre tipi di insetti per cui è praticamente unanime l'istinto allo spiaccicamento senza rimorso: gli scarafaggi, le zanzare e... le mosche.Alzi la mano chi non si è mai chiesto quale oscuro disegno evolutivo abbia decretato il perchè di queste fastidiose creaturine. Flychelangelo, questo lo pseudonimo di un ingegnoso creativo, ha deciso di fare buon uso delle mosche che hanno avuto la pessima idea di entrargli in casa.Non ci è dato sapere se Flychelangelo si diletti nella caccia alla mosca o se raccatti quelle defunte per cause naturali, ma le sue curiose vignette quasi quasi ce le fanno diventare simpatiche... Mosca...cavallina "Era buono?" "Britta, questo era proprio ben riuscito, aveva un sapore di m***a!!" E' l'ultima tendenza. "Devo starnutire..."
5
7639
0
Delle tue centinaia di amici quanti sono quelli su cui puoi contare?Manda a ognuno di essi queste 10 domande e, a seconda del numero dei sì, saprai se si tratta di amicizia virtuale o reale. 1) Mi presti il cellulare che devo convincere mio fratello a tornare dal Messico? 2) I miei continuano a tossire, secondo me hanno il virus. Mi passi a prendere che voglio fare un giro fuori? 3) Al corso da dentista mi hanno chiesto di esercitarmi. Ti posso fare qualche puntura di prova nelle gengive? 4) Mio zio si è tagliato con la sega circolare. Nel tuo freezer c’è posto per una mano? 5) Ho fatto la torta “Unghie&Forfora”. Ti va di assaggiarla?6) Il mio cane ha la diarrea, deve prendere una pillola ogni tre ore. Me lo tieni per il week end? 7) Devo lasciare una persona, ma ho paura che reagisca male. Puoi dirglielo tu?8) Voglio dire una cosa a Tiziano Ferro, ma abita a Londra. Hai 1000 euro da prestarmi? 9) Ho bisogno di sfogarmi. Posso prenderti a calci lo scooter? 10) Godzilla mi ha schiacciato l’appartamento. Posso venire a stare da te? Da 0 a 3 sìAmicizia virtuale e reale, c’è e non c’è. Se vede che anneghi, può gettarsi ma anche dire che ha appena messo il gel nei capelli. Da 3 a 7 sìAmicizia reale, tienila stretta: senza soffocarla, ovviamente. 10 sìNon vale farsi le domande da soli. Su, mandale a qualcuno veramente e saprai che amici veri hai.
10
5750
5
Il nostro Francone esordisce sul web con un tenero racconto che odora di infanzia, di scuola e... di altro. Tanti anni fa ero in quarta elementare, il progresso correva veloce e l’architettura scolastica pure, così alla mia classe fu assegnata un’aula provvista di bagno. Non più quindi estenuanti tragitti verso il cesso comune a tutta la scuola, spesso istoriato da graffiti di materiale umano, o allagato e puteolente, ma un bagno tutto nostro, a pochi metri dal banco, dove andare quando volevamo, senza chiedere il permesso alla maestra.Un tale dono del cielo portò presto a un’euforica anarchia, con un va e vieni continuo, e spesso di disturbo alla lezione. Fu così che, dopo la ricreazione di un maledetto giorno qualsiasi, la maestra, irata per la deregulation, proclamò: “BASTA! ADESSO, FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI NESSUNO VA Più IN BAGNO!”Io guardai il mio orologino con le braccia di Paperino che fungevano da lancette e feci un rapido calcolo: mancavano quasi due ore. Nello stesso momento, come credo capiti nell’imminenza di una frana, sentii un rumore simile a quello di un crostone roccioso che si stacchi da un promontorio e sprofondi in un lago melmoso provocando lunghi ribollimenti. Un rumore che, però, veniva dal mio stomaco.Qualcosa stava avvenendo in me, forse a causa del bombolone ghiacciato ingollato durante la ricreazione, un qualcosa che, quando accade, ci fa benedire l’invenzione del bagno e la sua distanza a non più di 3 mt.Ma qui, ora, era tutto vietato. Così tornai a guardare l’orologio, era passato meno di un minuto, e mentre capivo che non avrei mai avuto il coraggio di chiedere l’uso del bagno alla maestra così furiosa, avvertii un secondo smottamento, se possibile ancor più minaccioso. Si può frenare una valanga soffiandogli contro? o afferarre con una mano il dimosauro che precipita nel burrone? Non credo. Caddi allora in uno stato di semiconfusione, quasi di euforia, in cui mi convinsi che la cosa migliore era abbandonarsi agli eventi, confidando nella tenuta stagna dei miei pantaloni di velluto.Fissai allora la maestra con lo sguardo più attento e anonimo che avevo e, come chi ha un peso sulla coscienza o un carico di ananas avariate sulla tolda della nave, scaricai. Mancava un’ora al termine delle lezioni e per un po’ mi cullai nel tepore e nel sollievo del momento.Ma in breve un odore tanto strano quanto famigliare a tutti si diffuse nella classe.La maestra stessa interruppe la lezione e con aria complice disse: “Ragazzi, qualcuno ha fatto l’ovo, eh! Ragazzi, su, chi è che ha fatto l’ovo?”Forse galvanizzato da queste parole (che c’entravo io con l’ovo?, mica si riferiva a me allora!), decisi di mantenere il silenzio, accusando chi mi accusava, insinuando sospetti, depistando, cercando di confondermi con gli altri. E così continuai anche quando suonò la campanella, sebbene il mio scendere le scale fu lento e accorto come quello di chi abbia male nascosto nei pantaloni una decina di lumaconi che iniziano inesorabilmente a scendere.Abbondamentente glassato giunsi a mia nonna che era venuta a prendermi e che, saputa la notizia, sorrise affettuosamente e mi caricò seduto sul cestino della sua Graziella, onde evitare la dispersione definitiva del materiale.A casa mi mise subito nella vasca, e mentre l’acqua si colorava di scuro e un tanfo immondo impediva di respirare, vidi nei suoi occhi velati di nausea un comprensibile lampo di odio verso il nipote.Io mi lasciavo pulire come fossi tornato neonato, come un piccolo pulcino già capace però di fare l’ovo. FINE E tu hai mai fatto una grande figura di Feci, anche non in senso letterale? Mandaci il racconto della volta che l’hai fatta grossa (anche in senso metaforico, ripetiamo) e lo pubblicheremo senza censure e con tutta la nostra comprensione!
14
7279
0
Tra pochissimo si torna tra le sudate carte e gli amati/odiati banchi di scuola... ecco dunque un classico di Giobbe Covatta dedicato a tutti gli studenti costretti a salutare , ahimè, l'estate. Signore ti supplico, illuminami su come fare a non essere interrogato.Potrei ingessarmi e dire che sono caduto dalle scale e non ho potuto studiare.Potrei dire che è morto mio padre in un incidente sul lavoro.Potrei fare una telefonata anonima e avvertire che c'è una bomba nella scuola.Comunque, Signore, nella tua misericordia, fà che io non sia interpellato oggi:picchiami col randello della tua bontà,frustami con lo scudiscio della tua giustizia,percuotimi con la clava della tua comprensione,sfigurami col martello della tua grazia, tumefammi con la mazza del tuo amore.Ma preservami, oh Signore, dall'interrogazione,perchè qualsiasi tua punizione, oh Signore,se oggi mi interrogano,è nulla al confronto di ciò che mi succedequando torno a casa. Signore ti supplico, ricordati che i professori in fondo sono esseri umani, e come tali devono morire.Oh signore, io so che nella tua infinita bontà fai finta di non vedere, ma è cosa risaputa che i professori sono esseri immondi.Perciò Signore ti prego: accoglili in un letto di malattia, purché essa sia perlomeno gotta, enterocolite o epatite virale. Fin dalla mattina quando mi sveglio, Signore, mi prende l'angoscia.Mi rendo conto che oggi mi interrogheranno e io, Signore, mi trovo sommerso in un mare di escrementi.Ti prego, Signore:ferma questa corrente di guano,concedimi un pattìno in questo oceano di letame,pescami da questo fiume di eiezioni,lanciami una fune in questo baratro di sterco,regalami un salvagente in questa piscina di liquame,elargiscimi una boccata d'aria da una sublime bombola a ossigeno mentre sono sommerso da rifiuti organici.Quantomeno Signore, ti prego:visto che sono già nelle feci fino al collo, evita almeno di fare l'onda!!
9
8519
9
(A cura dell’Istituto Scolastico Antropologico Comixiano di Ricerca) Dopo un’estate passata a farsi biscottare dal solleone, a poltrire a letto fino a mezzogiorno, e a sbaciucchiarsi col brufoloso partner sotto il cielo stellato, i giovani della specie umana, a settembre, sono costretti a vivere la più tremenda delle sciagure: il ritorno a scuola. Al senso di nausea, disperazione e nostalgia che invadono loro anima e corpo, gli studenti cercano di porre rimedio raccontando a se stessi una balla clamorosa: "Beh, quasi quasi sono contento. Ho proprio voglia di rivedere i miei compagni!" (Buuuu!!) . Così, un nefasto giorno di settembre, tirati di tutto punto (camicetta firmata, pantaloni fasciapacco/fasciachiappette, zainetto nuovo), ragazzi e ragazze si ripresentano all’inferno. Subito, sono baci, abbracci e "ciaocomestaidoveseiandatoinvacanza?!". I maschi, rivedendo le compagne abbronzate, truccate, gioviali e "cresciute", si riscoprono immediatamente maniaci sessuali, fantasticando propositi porno ("Cinzia quest’anno me la faccio, sicuro!"; "Uehi, ma Barbara ha messo su due bombe così!"). Anche le femmine, al rivedere i compagni maschi cretini, orribili e spelacchiati dal sole, si lasciano andare a pensieri e decisioni definitive ("Sempre i soliti cessi! Sarà meglio non dare troppa confidenza a 'sti marpioni, non si sa mai che si mettano strane idee in testa…"). Superato l’impatto iniziale, tutti entrano in classe. Per il primo giorno, ci sarà solo un’ora di lezione. All’improvviso, ecco arrivare, per dare il benvenuto, il professore o la professoressa più odiato/a di tutta la classe! Con un sorriso che pare un ghigno, l’insegnante accoglie tutti con un forzatissimo saluto allegro, dedicando inoltre 3 secondi alla domanda "Avete passato buone vacanze? Dove siete stati di bello?". Senza attendere la risposta, il/la prof. dopo qualche istante cambia atteggiamento, iniziando serissimo ad elencare le difficoltà dell’anno che si sta per affrontare. Volano sottili minacce tipo: "Bisognerà impegnarsi, stavolta. Perché altrimenti almeno dieci di voi non saranno miracolati come l’anno scorso! Studio e buona volontà, o ci saranno bocciature, altro che storie!". Già di malumore, se non terrorizzati, gli studenti confidano quantomeno che, per una settimana, le ore di lezione vadano avanti a ritmo ridotto (causa “programma non definitivo”). Non fanno in tempo a fare simili pensieri, che entra il bidello, che consegna al prof. un foglietto. "Allora ragazzi – sogghigna il docente – il programma non è definitivo. Ma da domani, si riprende con 5 ore. Da dopodomani: pomeriggi!". Con la morte nel cuore, studenti e studentesse sorridono, fingendo di essere addirittura contenti. Torneranno a casa cupi e silenziosi, concedendo alla platea di amici solo qualche bestemmia da competizione, unita a invettive e maledizioni bibliche lanciate contro il professore che li ha accolti. A mezzogiorno, scopriranno di non aver appetito, e guardandosi allo specchio s’accorgeranno di aver perso pure, tutta d’un colpo, l’abbronzatura! Fuori, sta levandosi un ventaccio cupo e minaccioso…
98
11817
44
tratto da uno scritto di Paolo Allara Ogni anno d'estate, nelle località balneari compare una fauna tutta particolare, composta di individui dalle caratteristiche peculiari, che d'inverno cadono in un lungo letargo, per risvegliarsi coni primi caldi. Si tratta dei Tipi da spiaggia: IL CULTURISTA (musculatus abnormis) Passa le serate chiuso in palestra a sollevare pesi disumani e a misurarsi i muscoli, annotando con orgoglio perfino l'ingrossamento di ben due millimetri in soli otto mesi del bicipite destro per poi scoprire che l'aumento è dovuto a un'infiammazione.Solitamente il culturista scopre la vocazione alla cura del proprio corpo intorno ai 18 anni, quando si rende conto di essere più magro di Patty Pravo a dieta.Lo capisce quando:1) alle visite mediche anziché sottoporlo all'esame radiografico, lo fanno mettere controluce.2) salendo sulla bilancia parlante lo strumento non risponde con voce chiara ma sussurrando.Nel giro di due o tre anni quello che era un rachitico individuo, diventa un colosso. A quel punto però non solo il fisico è cambiato, ma anche la psiche e il muscoliforme si sente improvvisamente forte, onnipotente e bello, e questo è l'errore più grande che possa fare perchè, diciamocelo chiaramente, avere le braccia grosse come un quarto di bue e le cosce da fare invidia a un prosciutto Rovagnati, non significa necessariamente essere degli adoni. Eppure l'equazione muscoli/fascino, secondo lui, funziona. E quindi eccolo in spiaggia a esaltare la sua corporatura, a tendere ogni fascio muscolare per qualsiasi minimo sforzo, giusto per far vedere che lui il fisico ce l'ha.Il culturista gonfia i bicipiti per sollevare anche solo un gelato, i suoi pettorali sembrano esplodere quando apre un pacchetto di chewing-gum... peccato che sia in genere talmente preso da se stesso che paradossalmente lo si vede poco in coppia, mentre pare farsi strada... L'INTELLETTUALE DA OMBRELLONE (Acculturatus perlegiculans) I tratti fisici del soggetto in questione non sono rilevanti, eccezion fatta per il colore della sua pelle: si va dal bianco mozzarella dell'intellettuale che mai e poi mai abbandona il cerchio d'ombra prodotta dal suo ombrellone, al rosso violaceo con sfumature cremisi di quello che si trasferisce sulla stuoia per leggere a pancia in giù. Ed ecco evidenziata l'attività primaria del nostro esemplare: leggere.Se il perlegiculans si limitasse però solo a leggere, in fin dei conti, sarebbe innocuo. Ma ciò che fa di lui un elemento assai pericoloso è la voglia irrefrenabile di divulgare ciò che apprende (anche e soprattutto) a chi non ha assolutamente intenzione di starlo ad ascoltare. E' così che il soggetto si trasforma, evolvendosi in una nuova terribile razza: l'acculturatus docentibus o, più semplicemente, rompiballe da spiaggia.Mentre stai tranquillamente giocando a pallavolo - zack l'acculturatus ti illustra le leggi della fisica e della meccanica che regolano il volo del pallone. oppure mentre sei pronto a tuffarti da dieci metri - zack - ti arriva alle spalle elencandoti le statistiche relative agli incidenti mortali durante i tuffi negli ultimi otto anni e tu, per toccarti in un gesto scaramantico, cadi prendendo una panciata.In genere viene massacrato prima della fine della vacanza da gente inferocita e oramai assetata del suo sangue, primo fra tutti: il suo vicino di ombrellone.Ma se anche si estinguesse lo rimpiazzerebbe probabilmente la razza di quelli che oggi sono: I BAMBINI PETULANTI (parvolus frangicogliones) Ogni stabilimento balneare ne possiede almeno uno, ben nascosto, che si rivela nel momento più inopportuno.In genere esce allo scoperto quando:1) Sono le due del pomeriggio, in spiaggia non v'è nessuno e siete finalmente riusciti a rimanere soli con la ragazza che state tacchinando da 8 settimane. Lei domani partirà per Milano.2) In mezzo alla folla riuscite ad individuare un metro quadra di sabbia libera dove stendere la vostra stuoia. Vi fate largo nella calca, calpestando 28 calli, 15 duroni, 8 polpacci e due tette. Quando dopo 20 minuti di spintonamenti arrivate alla tanto agognata sabbia, ecco che compare il parvolus frangicogliones armato di paletta, secchiello, filo a piombo e mini-bulldoser perfettamente funzionante e in 30 secondi netti ricostruisce con la vostra sabbia un castello della Loira completo di ponte levatoio in mogano, merli in marmo di Carrara e arredamento in scala. A quel punto non vi rimane che allontanarvi afflitti, cercando di evitare i proprietari dei 28 calli, 15 duroni, 8 polpacci e 2 tette che sono pronti a restituirvi gli spintoni con gli interessi.3) Vi apprestate ad addentare il vostro panino dopo una mattinata in cui la vostra fame è cresciuta fino a farvi arrivare a desiderare di ingurgitare un cinghiale vivo e passa lui, il bambino petulante, con la velocità di un unno alla carica, inondandovi di sabbia e rendendo l'adorato panino un informe coso impanato di sabbia...L'unica cosa che può distrarre dalla presenza di un simile cataclisma bimbiforme è lei... LA FIGONA DA SPIAGGIA (foemina arrapantis) Il soggetto in questione normalmente si presenta sul bagnasciuga intorno alle due del pomeriggio in quanto, dopo aver trascorso una notte di follie, passa l'intera mattinata a dormire. Il suo arrivo provoca un vero e proprio terremoto: mentre la ragazza cammina tutti i maschi del posto (che avvertono la sua presenza grazie a un sofisticato radar interno), facendo finta di nulla, sbirciano con un occhio, mentre con l'altro controllano che l'eventuale fidanzata o moglie stia dormendo o sia occupata in altro e, quindi, debitamente distratta. Ovviamente le loro speranze in genere vengono disattese e nella spiaggia al passaggio della figona riecheggiano all'unisono decine di "sciaf" provocati dagli schiaffoni delle fidanzate e mogli che, con questo gesto romantico, ricordano ai loro rispettivi mariti e fidanzati di aver promesso loro amore eterno, di essere l'unica ragione della loro vita, gioia dei loro cuori, stella del loro cammino... e di piantarla altrimenti la loro vendetta renderà un incubo tutto il resto della vacanza.In genere la figona da spiaggia ha un’altissima opinione di sé e si concede poco. Chi riceve le sue attenzioni potrebbe facilmente essere usato come un fazzolettino e buttato via molto prima della fine delle vacanze… le altre donne, il più delle volte, vorrebbero vederla torturata dal bimbo frangicogliones per soddisfazione personale… E voi, in che tipi da spiaggia vi siete imbattuti?
5
9537
0
Ad ognuno la carta igienica che merita, per passare il tempo in maniera costruttiva anche se non si hanno riviste o libri con sè mentre ci si ...ehm, libera dei propri fardelli. A cominciare dall'autore di "The Ring", il romanzo horror poi trasformato in un film di successo (con seguito). Koji Suzuki ha infatti deciso di scrivere il suo racconto di nove capitoli ("Drop"), naturalmente ambientato in un bagno (luogo che per oscure ragioni in Giappone ospita moltissimi racconti orrifici e di fantasmi) su un supporto cartaceo alternativo. A seguire modelli di carta igienica che regalano sicuramente meno adrenalina ma offrono comunque spunti interessanti per ingannare l'attesa. Quale preferite?
10
7951
0