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Il resto dello zoo (supplenti, bidelli, tecnici, genitori…)

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Oltre ai prof, al preside e ai forzati della classe, quali sono le creature che abitano la scuola? Supplenti, bidelli, segretarie, tecnici, genitori…

I SUPPLENTI

Ce ne sono di due tipi:

1) I Nulli .
Timidi, incerti, timorosi e tremanti entrano in classe e con un filo di voce si presentano. Dichiarano che l’insegnante di ruolo è ammalato di gozzo, tifo o pellagra, e rivelano che ne avrà per almeno un mese. Lenti nell’eloquio e titubanti nei gesti manifestano, se la classe è d’accordo, l’intenzione di sapere con precisione a che punto è il programma. Mentre la Racchia secchiona, solo lei, delucida il/la supplente, il resto della classe ha già cominciato a dare libero sfogo ai più selvaggi istinti: spostare i banchi, urlare, camminare, ridere, scherzare, correre, mangiare, ruttare, saltare, giocare a calcio, copulare. Nell’aula vengono fatti entrare animali da cortile. Qualcuno si improvvisa trapezista e qualcun altro già ha preso ad arricchirsi col gioco delle tre carte o con bische clandestine. Il/la supplente, stordito/a, volge più volte lo sguardo verso la baraonda. Quando finalmente trova l’ardore di esclamare un emozionatissimo “Silenzio, per favore!”, suscita la seguente reazione: due secondi di stupito silenzio, risata generale che diventa boato, bolgia peggio di prima.

Durante il periodo di permanenza del/la tapino/a, l’oziosità diviene talmente paradossale che, almeno un paio di volte, balena nella mente degli studenti un vago e fastidioso senso di colpa.
Che poi, però, passa.
Alla fine della pacchia, il rientrante insegnante di ruolo domanderà se è stato svolto il lavoro prestabilito. La classe, indignata e sconsolata, risponderà che non è possibile che esistano supplenti così lavativi e impreparati, è un vero schifo, e purtroppo, loro malgrado, nel mese passato non si è fatta una mazza.

2) Le Bestie .
Arcigni e sprezzanti varcano la porta ad ampie falcate. Stentorei dichiarano di avere già stabilito il da farsi con l’insegnante di ruolo e, a sorpresa, asseriscono di conoscere i nomi di tutti gli alunni della classe. Per rendersi conto del livello di preparazione, come prima cosa, interrogano. Instaurano ritmi di lavoro da lager. Danno le note. Terrorizzano. Con il loro atteggiamento sono i soli in grado di provocare negli studenti l’istinto di compiere l’azione più rivoltante e contro natura che si possa immaginare: lunghe telefonate al prof. di ruolo, ricche di sinceri e sentiti auguri di pronta guarigione.

IL TECNICO

In ogni istituto ce n’è uno. È l’addetto alle riparazioni e alle “preparazioni”. Che si sia rotto un battiscopa o che sia avvenuta una deflagrazione nucleare nell’aula di chimica e fisica, viene chiamato il tecnico, che lui sa cosa fare.

Prepara, per l’insegnante che glielo chiede, composti, attrezzi, proiettori, modellini, plastici, tutto. Generalmente silenziosissimo, viene sempre rigorosamente chiamato o col solo nome, o col solo cognome.

LE SEGRETARIE DELLA SEGRETERIA

Abitualmente attigua alla presidenza, la segreteria, secondo alcune voci e leggende, è infestata dalle segretarie. È rarissimo vederle, ma sono in molti a giurare di sentir giungere, ora dalla segreteria stessa ora dal confinante ufficio del preside, scricchiolii, gemiti, urla e rantoli.

I BIDELLI

Il bidello-maschio, per natura, o è timidissimo o è un brillantone senza requie. Non ci sono mezze misure. In ogni caso, adeguatamente remunerato, può diventare uno dei più importanti alleati dello studente scansafatiche. Avvisandolo, infatti, potrà venire a prelevarvi dalla classe, adducendo fasulle convocazioni in segreteria o in presidenza, proprio all’inizio di un’ora funestata dall’incubo interrogazione.

Meno corruttibili, e più operose, le bidelle. Attenzione: esistono i bidelli-spia. Delatori instancabili e inesorabili, hanno l’unico scopo di ingraziarsi il preside. Si mimetizzano e sono esperti di ogni tecnica di guerriglia scolastica.

Prima di scrivere sui muri del cesso amenità e gentilezze rivolte ai professori, prima di lasciare impronte di piedi sul soffitto e prima di mettere segretamente in atto le tecniche di frode scolastica, fate attenzione. Potrebbero essere tra voi.

I GENITORI

Esistono diverse categorie di genitori, alcune delle quali inquietanti e insidiosissime.

I Frustranti

Quelli per cui la vita non è una vacanza, i rimproveri forgiano lo spirito, i complimenti non servono.

Di fronte al figlio che dice “ho preso 9”, la loro risposta tipo è “sarebbe stato meglio un punto in più”. Maligni, domandano sempre i voti degli altri, specificando poi due o tre cognomi di ragazzi che, a loro parere, conducono una carriera scolastica da prendere come modello. Smaniosi, non aspettano altro di sentire che qualcuno ha avuto una votazione maggiore del figlio per lamentarsi.

Esempio: – Ho preso 8 in italiano.
– E Rizzi cos’ha preso?
– 6.
– E Filippussi?
– 5.
– E la Dotti?
– 9.
– Ecco vedi! Tsk, lei sì che è brava!

I Monomaniaci Esibizionisti Maldicenti

Durante l’intero iter studentesco dei figli, la scuola rappresenta il loro unico argomento di conversazione. Conoscono votazioni, ritmi di lavoro, note di comportamento e posizione di banco di tutti i ragazzi del quartiere.

Nel caso in cui le carriere scolastiche dei figli rappresentino un vanto, si appostano, mimetizzati, aspettando l’arrivo di qualche conoscente (meglio se genitore di un ragazzo dai voti mediocri). Quando il passante è a portata di tiro, pam!, saltano fuori all’improvviso, cominciando sorridenti a sciorinare ad alta voce i successi portentosi dei frutti del ventre loro.

Fioccano balle clamorose tipo: “il professore si è inchinato davanti alla mia Giovanna”, “per il mio Pietro è stato istituito l’11 perché il 10 è troppo poco”, “compilando la pagella del mio Paolo gli insegnanti hanno fatto la ola!”.

Se invece il figlio tentenna, impantanandosi in risultati modesti, è ovviamente solo colpa degli incapaci e impreparati professori, che “l’hanno preso giù male perché è troppo intelligente”.

I monomaniaci esibizionisti maldicenti, inoltre, si recano ai colloqui generali con i docenti rigorosamente in coppia, ostentando allo stesso tempo partecipazione e un’ipocritissima felicità familiar-coniugal-sessuale. Sul conto degli altri studenti diffondono senza pace notizie tendenziosissime.

I Piantagrane

Una frangia ancora più estremista della precedente costituisce la categoria dei Piantagrane. Sono identici ai Monomaniaci, ma si caratterizzano grazie a un’ulteriore particolarità: se ritengono che il figlio abbia ricevuto un voto di mezzo punto inferiore a quello che meritava, si incazzano come faine, assicurando a gran voce di “RICORRERE AL TAR!”.

Gli Apprensivi

Non sono male, mettono solo un po’ d’angoscia. Ansiosi, non godono delle sfortune scolastiche altrui e sanno essere comprensivi, ma appena il figlio prende la seconda insufficienza consecutiva, si chiedono se non sia il caso di fargli cambiare istituto.

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By Quelli di Comix

1 Commento

  1. stop break the balls

    aggiunta alla categoria dei bidelli: il genere GUIDO, composto di un solo esemplare capace persino di dirottare i supplenti “Bestie” dalla nostra classe o dalle altre verso quelle i quali esemplari maschili allagano i cessi con vari prodotti fisiologici e poi lui deve pulire…

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