I dieci accadimenti più sfortunati della storia dell’uomo
Creazione
Adamo sta costruendo un campo da tennis in terra rossa quando un lontano cugino, passando per caso, lo convince che una piantagione di meli ha bisogno di meno manutenzione e dà più soddisfazioni.
Preistoria
Dopo uno scomodo viaggio di tre giorni, l’uomo di Cro-Magnon raggiunge l’uomo di Neanderthal e gli presenta euforico la macchina a ruote quadrate. Appena in tempo perché l’altro gli mostri la macchina a ruote rotonde.
Grecia Antica
Raibano Samotrace inventa gli occhiali da sole e ne avvia la produzione su larga scala quando si accorge di vivere sull’isola di Polifemo.
Roma Antica
Cesare e la moglie, in vena di generosità, regalano a Bruto un set da cucina che comprende piatti, posate e una serie di coltelli. Due giorni dopo Bruto e amici li usano per le famose 44 coltellate.
Annibale
Il grande condottiero torna dalle Alpi con l’idea di smetterla con le guerre e l’intenzione di usare gli elefanti per mettere in scena uno spettacolo di arte varia. Il giorno dopo aboliscono i circhi.
Lume di candela
Nel 1758 Francois De Bourguignon, il famoso ristoratore francese, lancia la cena a lume di candela. Una settimana dopo l’italiano Alessandro Volta inventa la luce elettrica e inaugura la prima discoteca, mandando in rovina De Bourguignon.
La Muraglia
Nel 1348 Chen Huang Ho sta per terminare il corso di carpentiere e l’odioso professore Tien Han Ling, come prova di esame, gli chiede di costruire la Muraglia Cinese.
James Custer
Il nipote de generale Custer, bisognoso di soldi, va a trovarlo proprio il giorno della cruenta e rovinosa battaglia di Little Big Horn e ne rimane vittima mentre tenta di derubare il cadavere dello zio.
Gel
Savona, 1935. il professor Carlo Temerari, fisico di fama nazionale, inventa una pasta per modellare i capelli che chiama “gel”. Poche ore dopo, Benito Mussolini, pelato illustre, ne ordina il sequestro accusando l’inventore di “fare da nutrice all’italica svenevolezza”.
Firenze
Firenze, 1966. Il commerciante Filippo Pagnini, in anticipo sui tempi, mette sul mercato trentamila infradito. Il giorno dopo la più grande alluvione della storia fa straripare l’Arno e costringe a un anno di stivali di gomma.