Letteratura italiana riassunta per chi non ha molto tempo da perdere.
Ecco qui delle illuminanti pillole di letteratura italiana condensata dedicate a tutti gli studenti che necessitano di un rapido ripasso e che proprio non hanno voglia di scartabellare tra voluminosi tomi e sudate carte, un vero e proprio:
Corso rapido di apprendimento minimo per ottenebrati.
(By Daniele Luttazzi)
La Divina Commedia, di Dante Alighieri (1300)
Dante si fa un weekend nell’oltretomba.
Decamerone, di Giovanni Boccaccio (1348)
Sette ragazzi e tre ragazzi si eccitano a vicenda col racconto di episodi boccacceschi.
Orlando Furioso, di Ludovico Ariosto (1505)
La bella Angelica tradisce Orlando con un cavallo alato, l’Ippogrifo.
Il Principe, di Niccolò Machiavelli (1513)
Per arrivare al potere bisogna essere dei figli di buona donna.
La Gerusalemme Liberata, di Torquato Tasso (1575)
Tancredi ama Clorinda, che però non è cristiana, e Tancredi la converte uccidendola.
Antigone, di Vittorio Alfieri (1776)
Remake dell’omonimo dramma di Sofocle.
Ultime lettere di Jacopo Ortis, di Ugo Foscolo (1799)
Ortis ama Teresa, ma questa non gliela dà, e lui s’uccide.
Zibaldone, di Giacomo Leopardi (1817)
Le donne non lo cagano per via della gobba, Giacomo cerca di farsene una ragione.
Promessi sposi, di Alessandro Manzoni (1825)
Renzo e Lucia rimandano le loro nozze finchè il lettore non ne può più, e allora si sposano.
Odi Barbare, di Giosuè Carducci (1877)
Il poeta accetta l’idea della morte. Come se potesse fare altrimenti.
I Malavoglia, di Giovanni Verga (1881)
Una famiglia perde un carico di lupini e va in rovina.
Myricae, di Giovanni Pascoli (1891)
Liriche soavi dopo che ignoti gli hanno ammazzato il padre.
Alcyone, di Gabriele D’Annunzio (1903)
Monotonie sonore da un esperto di auto-erotismo.
Il fu Mattia Pascal, di Luigi Pirandello (1904)
Un uomo vince una forte somma a Montecarlo e non dice nulla a sua moglie che lo crede morto.
Zang, tumb, tumb, di Filippo Tommaso Marinetti (1914)
Gasp, sigh, sigh.
Verso la cuna del mondo, di Guido Gozzano (1917)
Svenevolezze di un feticista di crinoline.
La coscienza di Zeno, di Italo Svevo (1923)
Un uomo ha un esaurimento nervoso, e non si riprende.
Ossi di seppia, di Eugenio Montale (1925)
Sono poesie. Ma sono farina del suo sacco?
Gli Indifferenti, di Alberto Moravia (1929)
Le noiose avventure di una famiglia di ipocriti.
Quer pasticcio brutto de via Merulana, di carlo Emilio Gadda (1957)
Sarebbe un ottimo romanzo giallo, se alla fine l’autore si ricordasse di dirci chi è l’assassino.
Castelli di rabbia, di Alessandro Baricco (1989)
Ovviamente sto scherzando.
Naturalmente la nostra gloriosa storia letteraria è piena zeppa (purtroppo per gli studenti tapini) di capolavori non citati dall’utile vademecum di Luttazzi.
La sfida è aperta: di quali altri celebri titoli siete in grado di restringere e strizzare la trama?
Ai posteri l’ardua sentenza…
Il Canzoniere, di Francesco Petrarca (1501)
Sono le poesie d’amore di Petrarca per la bella Laura. Laura è la donna perfetta. A metà del libro muore.
La Locandiera, di Carlo Goldoni, (1752)
La storia di una donna che scarica con divertita perfidia conti, marchesi e cavalieri, e impalma Fabrizio, povero morto di fame, al fine di governare meglio la locanda per cui prova un attaccamento monomaniaco.
Alla sera di Ugo Foscolo:il poeta si dichiara emo
Il Ritratto Di Dorian Gray:Uno non vuole invecchiare e allora invecchia il quadro e poi s’uccide.
Don Chishotte e Sancio Panza:un pazzo e un ciccione fanno i cretini e poi diventano intelligenti,ma muoiono.
Madame Bovary, Flaubert, 1856. Una donna povera sposa un medico di paese e gli mette le corna perchè cerca un uomo più ricco. Poi muore. Puoi muore anche il marito.
Cent’anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez: beh, il titolo dice tutto… 🙂 scherzo è molto bello!
marcovaldo di italo calvino:marcovaldo è un uomo povero in canna e sfigato e per guadagnarsi da vivere fa delle scemenze.
“I delitti della Rue Morgue” di Edgard Allan Poe… Due donne vengono uccise…ma l’assassino non è un uomo, ma un gigante e ciccioso orango che alla fine non possono neanche arrestare…PERCHè LE MANETTE NN GLI ENTRANO!!!
L’Odissea di Omero…
Ulisse poteva dire sin dall’inizio che non voleva tornare più dalla moglie per farsi tutte le donne del mondo…Poi alla fine geloso che la moglie voleva sciegliere altri uomini…torna a casa, uccide i contendenti e si fa di nuovo la moglie.
Eneide di Virgilio: Anche Enea come Ulisse perde il tom tom ma è più veloce e ritrova la strada dopo solo 10 anni. Purtroppo poi lo aspettano altri 10 anni di guerra. Forse era andata meglio a Ulisse…
La Divina Commedia di Dante Alighieri: Dante racconta il suo trip dopo una serata di baldoria durante la quale deve aver un pò esagerato con gli allucinogeni.
Io voglio del ver la mia donna laudare di Guido Guinizzelli: L’autore esprime tutto il suo desiderio di unire il suo corpo con quello di una donna nell’eterno idillio dell’amore.
Lo vostro bel saluto e ‘l gentil sguardo di Guido Guinizzeli: L’autore se la prende perché nessuna gliela dà.
Odissea:Ulisse si perde mentre torna a casa
Medea di Euripide: dopo aver avuto 2 figli da lei, il marito la vuole tradire, ma Medea uccide l’amante, il padre d lei, i figli…insomma fa una strage! e muore anche lei.
Il Simposio di Platone: alcuni personaggi in vista dell’antica Grecia parlano dell’amore: è bello, è brutto, è buono, è cattivo… mettetevi d’accordo!!
Odissea di Omero: Ulisse perde il tom tom e si perde nel Mediterraneo. Torna a casa 20 anni dopo.
piccole donne di luise may alcott
parla d quattro sorelle, la protagonista è jo…ma siamo così sicuri ke sia una ragazza??
ahahha bellissimi… è un libro nn un poema, ma cmq
Il Barone Rampante, Italo calvino (1957) un ragazzo impazzisce e va a vivere sugli alberi, decide di nn scendere +… alla fine si aggrappa ad una mongolfiera e si suicida gettandosi in mare, mantendendo così la promessa di nn tornare in terra… {ma cm gli è venuto??????}
M’illumino d’immenso-S.Quasimodo
Il poeta si mette sotto un riflettore.